In ricordo di Marina Speranza, un pilastro dell’UCAI
E’ recentemente venuta a mancare un pilastro dell’Ucai, Marina Speranza, segretaria e anima dell’Unione Cattolica Artisti Italiani di Milano. L’associazione voluta da Monsignor Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, nasce a Roma nel 1945 accogliendo artisti ispirati ai valori cristiani ma anche tutti gli operatori del “bello” che ne condividessero le finalità. Il suo intento era ed è ancora oggi infatti quello di “curare i rapporti con quanti nel mondo delle arti, pur muovendosi da differenti posizioni culturali e religiose, perseguono la promozione umana della persona”.
Milano, la prima città ad associarsi nel 1946 all’iniziativa romana, tra le sue fila ha annoverato nel tempo artisti di fama che hanno dato un contributo considerevole alla storia della pittura lombarda del secondo dopoguerra. E a Milano ancora oggi l’Ucai continua la sua attività rivolgendosi ai campi più diversi dell’arte, non esclusivamente a quella sacra.
All’interno dell’associazione, entusiasta artefice e organizzatrice di mostre, Marina ha svolto la sua fervida attività di programmazione e di coordinamento fino ad oggi, instancabilmente e con risultati decisamente apprezzabili. L’evento più importante da lei promosso negli ultimi anni possiamo senza alcun dubbio affermare sia stato “Cinque artisti figurativi degli anni ’80 a Milano”, una collettiva che Marina fortemente sollecitò e allestì con la collaborazione di Antonio Tonelli nel novembre 2013 nello spazio espositivo della “Associazione artisti quartiere Garibaldi” a Milano. La scelta degli artisti fu estremamente difficoltosa perché la rosa degli autori più rappresentativi della pittura degli anni ’80 e ’90 del Novecento è molto ampia, purtroppo per le dimensioni della galleria si poté dare spazio solo a cinque artisti, lo scultore Giovanni Blandino e i pittori Vito Melotto, Massimo Piazza, Antonio Tonelli e Alberto Venditti. Fu un evento rilevante soprattutto per i contenuti proposti, un omaggio all’arte e alla pittura figurativa dei decenni ’80 – ’90, una pittura alquanto ignorata e disattesa dalla critica ufficiale ma che Marina apprezzava molto perché sentiva questa forma di espressione creativa molto vicina alla sua sensibilità.
Capace e determinata, Marina nell’ambito dell’Ucai ha legato il suo nome a molte e originali iniziative culturali-artistiche, conferenze, convegni, incontri, mostre, avvenimenti tutti di grande spessore preparati con attenzione e professionalità. Preziosa è stata per la nostra storica associazione la sua opera costante e appassionata iniziata nel lontano 1982 come socia, poi come P.R., dal 1993 infine come segretaria della stessa associazione e spesso come membro di commissioni.
Gli anni dal 2002 al 2007 sono stati per l’Ucai un periodo di grande slancio e creatività. Non possiamo non ricordare le innumerevoli manifestazioni culturali organizzate dal Consiglio Direttivo i cui componenti erano allora Mons. Luigi Crivelli, Franco De Faveri, Antonio Tonelli e la stessa Marina Speranza. Alla dedizione e all’opera di Marina si aggiunge l’enorme capacità del compianto professor Franco De Faveri e in quel periodo l’associazione registra un’intensa attività alla quale con competenza e passione, doti che da sempre l’hanno contraddistinta, Marina offre un enorme contributo. Si realizzano così mostre di rilievo ospitate tra l’altro in una cornice prestigiosa, la ex Sagrestia del Bramante in San Satiro aperta per accogliere opere a soggetto religioso degli artisti dell’Ucai. Fra le numerosissime esposizioni di pittura e scultura ricordiamo “Immagini di una città” e “Pasqua Resurrezione di Pace” del 2003, “Dalla Resurrezione alla Ascensione” e “L’acqua nella Bibbia” del 2004, “Nell’ora di Barabba” del 2005, “Il fuoco nella Bibbia” del 2006 e “Hai tu un volto, Infinito?” del 2007, eventi di grande risonanza.
Particolarmente impegnativi ma ricchi di soddisfazione furono gli anni 2005 e 2006, che videro una collaborazione interessante e produttiva tra l’Ucai e la Famiglia Artistica Milanese. Fondamentali anche in questa occasione la competenza e l’entusiasmo di Marina nella realizzazione delle mostre antologiche dedicate a sei fra gli artisti più interessanti e significativi del nostro tempo presentati dal prof. Franco De Faveri: Giansisto Gasparini, Luigi Timoncini, Enzo Vicentini, Ernesto Tavernari, Mario Bardi, Giuseppe Martinelli.
Nel 2006 cadeva anche l’anniversario del sessantesimo anno della fondazione della sezione milanese dell’Ucai che festeggiammo con “60 anni di arte a Milano”, un evento di grande respiro, una collettiva di arte contemporanea, dal figurativo all’astratto e al sacro. In mostra le opere di 52 pittori e 12 scultori di fama nazionale e internazionale. Allestita nello Spazio Guicciardini, l’esposizione è stata una testimonianza della storia e dell’evoluzione della vita artistica milanese e nazionale nei decenni che vanno dal dopoguerra ad oggi. Grande merito va riconosciuto a Marina per il suo contributo indispensabile alla riuscita della mostra ideata e curata dal comitato artistico e per il non facile lavoro di editing del bellissimo catalogo, un pregevole volume legato alla mostra da lei curato.
La perdita di Marina Speranza lascia un grande vuoto in tutti noi che l’abbiamo conosciuta e abbiamo collaborato con lei in tante occasioni e nelle più diverse circostanze. Perfetta organizzatrice, propositiva e ricca di idee e di risorse Marina è stata un punto di riferimento per noi soci dell’Ucai ma anche una cara amica, una donna di grande umanità e sensibilità. Marina – ricorda la signora Pina Danesi, sposa di Antonio Tonelli – è stata una meravigliosa compagna della nostra vita, un’amica vera che ci ha donato tanti momenti di serenità e di gioia. Non si poteva non volerle bene. Nessuno di noi potrà mai dimenticare il suo sorriso, la sua vitalità e la sua dolcezza. Continueremo a sentirla vicina e il ricordo della sua bella persona rimarrà per sempre indelebile nei nostri cuori”.
Teresa Garofalo, Antonio Tonelli, luglio 2017