Antonio Tonelli, nato a Milano il 27 aprile 1934 da genitori di origini pontremolesi, si forma nell’ambiente milanese iniziando a frequentare sin dagli anni Cinquanta alcuni importanti pittori e critici d’arte. Comincia a esporre in mostre collettive all’inizio degli anni Sessanta e allestisce la sua prima personale nel 1971 alla Galleria Pater di Milano, presentato da Gino Traversi. Nel 1972 viene introdotto da Mario De Micheli alla Galleria Ciovasso, dove si è formato un gruppo di artisti fra cui Gabriele Mucchi, Aurelio C., Luigi Biffi, Remo Pasetto, Pippo Spinoccia, Mirko Gualerzi e altri operanti all’interno del periodo storico denominato “realismo critico-oggettivo”. Negli anni Settanta la sua pittura si volge all’impegno sociale, alle problematiche dell’emigrazione, a quelle del lavoro nelle fabbriche e al sindacato. Seguono vari cicli pittorici: fra i primi Racconto urbano, 1975-1981, presentato da Mario De Micheli, e Orti di periferia, 1982-1986, presentato da Giorgio Seveso. Il parallelismo di date dei cicli che seguono (Nature morte nella metropoli e I nostri giorni difficili, 1986-1997, presentato da Mario De Micheli) è dovuto alla frequente alternanza di residenze dell’artista: dallo studio di Milano, immerso nella vita cittadina, a quello di Oppilo di Pontremoli, immerso nella natura. Dal 1995 al 2004 realizza il ciclo I simboli di Van Gogh, presentato ancora da Rossana Bossaglia, cui farà seguito I cieli di Antonio Tonelli, 2004-2009, presentato da Renato Valerio. Intenso anche il lavoro per importanti rassegne cui è invitato, con opere quali Omaggio a Carlo Levi del 1977, La colazione sul bancone di lavoro del 1979, Le 150 ore, dedicato al sindacato del 1980, presentate nella mostra Da Corrente a oggi, a cura di Giorgio Seveso, con testi critici di Mario De Micheli e dello stesso Seveso, catalogo Vangelista Editore, Milano; altre due opere, L’albero della libertà e Il rametto fiorito, entrambe del 1989, sono presenti in Ça ira, rassegna organizzata per il bicentenario della Rivoluzione francese, promossa dall’editore Michele Di Fiore di Milano, con testi critici in catalogo di Mario De Micheli, Fulvio Papi e Giorgio Seveso. Altre opere: Autoritratto d’artista del 1991, per il ventennale della Galleria Ciovasso di Milano, da un’idea di Giovanni Billari, con catalogo Vangelista Editore a cura di Giorgio Seveso e testi critici di Rossana Bossaglia e Mario De Micheli; L’impossibile sogno di Cauhtémoc e L’alabarda sacrilega, entrambe del 1992, per Il grande evento, rassegna allestina per il quinto centenario dalla scoperta dell’America, promossa da Michele Di Fiore, a cura di Franco Migliaccio, con testi critici in catalogo di Mario De Micheli, Franco Migliaccio, Enzo Santarelli e Mario Spinella; Anguria e vecchio giornale del 1997 per Natura morta (con frutta), rassegna a cura di Maria Censi con testi critici di Franco Fanelli, Alfonso Panzetta, Barbara Passarini, e La madre del 2001, per Emozioni belliniane – La Madonna del Prato, a cura di Maria Censi, testo critico di Curzia Ferrari e Barbara Passarini, rassegne promosse entrambe dal Museo Sandro Parmeggiani di Renazzo; Il chiodo della passione del 1998, I dadi blasfemi del 2003, All’ombra della croce del 2004, Lettera per Londra del 2005, per una serie di esposizioni alla Basilica di San Satiro a Milano, promosse dall’UCAI; La bicicletta del pittore del 2002 per Ciclosofie, da un’idea di Giovanni Billari, con testi critici di Beppe Genazzini e Giorgio Seveso, rassegna promossa dalla Galleria Ciovasso e presentata al Museo della Bicicletta degli Aregai di Santo Stefano al Mare e alla Fiera Internazionale del Ciclo e Motociclo presso la Nuova Fiera di Milano; Autoritratto con modella del 2003, a cura di Adalberto Sartori, presentazione di Gianfranco Bruno, e La vite, l’uva, il vino del 2004, a cura di Adalberto Sartori, presentazione di Maurizio Scudiero, due rassegne promosse da Arianna Sartori Editore, Mantova; L’albero della libertà per Giorgio De Santi del 2005, per la mostra Compagni di strada a cura di Giorgio Seveso; Ti carezzo l’anima e il corpo del 2005 per la mostra Di sguardi, luoghi. Di ombre a cura di Aldo Gerbino, per il settennale della Galleria Ellearte, Elledizioni, Palermo; Ritratto di Rossana Bossaglia del 2005 per la mostra Trenta ritratti per Rossana, a cura di Susanna Zatti, promossa dal Comune di Pavia a Santa Maria Gualtieri (Pavia); Uomo bionico e particelle verdi del 2005 per I colori del bene – Omaggio alla scienza medica, da un’idea di Giovanni Billari, testo di Giorgio Seveso, contributi di Claudio Barbonetti e Gianfranco Zandonini, Galleria Ciovasso, Milano; Interno 2 per il XX Courmayeur noir in festival del 2010, rassegna a cura della Famiglia Artistica Milanese e del Comune di Courmayeur; L’offesa dei fiori del 2009 per il Museo del Fango di Giampileri (Messina), 2010; La chiave a rullino – Le 150 ore del 1977 per la Passione civile, arte e politica – Artisti a Valenza tra gli anni Cinquanta e Ottanta, Alessandria, 2011. Dal 2004 l’artista svolge la funzione di consigliere e successivamente di direttore artistico dell’UCAI di Milano, carica che rivestirà fino al 2007. Dal 2005 al 2006 opera nell’ambito della Famiglia Artistica Milanese, per la quale ha organizzato sette mostre antologiche di importanti artisti italiani, e dal 2011 ha fatto nuovamente parte della Commissione artistica.
Antonio Tonelli muore a Milano il 2 settembre 2022.